Aronia, la magia
nascosta in una bacca
Una sapienza millenaria che dai nativi americani è giunta
fino a noi, custodita in piccole bacche di colore scuro:
scopriamo insieme la Divina Aronia.
Fiorisce tra maggio e giugno l'aronia, i cui fiori si
trasformano poi in piccole bacche scure simili al
mirtillo, ma dal gusto più acidulo, le cui caratteri-
stiche erano note già ai nativi americani che le at-
tribuivano proprietà ritenute utili per l'organismo
e le utilizzavano per preparare per esempio - un
té con cui alleviare i sintomi del raffreddore.
Le bacche di aronia
Tradizionalmente originaria del Nord America,
per la sua diffusione nel resto del mondo, dobbiamo
però aspettare i primi del Novecento quando fu
"scoperta", nel 1904, dal botanico sovietico
Ivan Mitschurin.
In Russia la sua coltivazione iniziò nel 1910, da lì
estendendosi poi soprattutto nei paesi dell'Est
Europa, in particolare ad alta quota, sulle monta-
gne europee e del Caucaso. Non è un caso, dunque,
che la materia prima utilizzata da Divina Aronia
provenga dalla Slovenia, dove negli anni si è affer-
mata la coltivazione di questi piccoli frutti ricchi
di sostanze nutritive, quali la vitamina C.
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I prodotti
Le bacche di aronia si possono consumare fresche,
tuttavia il loro sapore aspro potrebbe risultare diffi-
cile da apprezzare: per questo, sfruttandone la ver-
satilità d'impiego, si è diffusa l'abitudine di trasfor-
marle, così da renderle un ingrediente facilmente
utilizzabile in tanti modi diversi. Una volta essic-
cate, le bacche sono perfette in aggiunta al muesli
a colazione, ma anche per dare un tocco deciso alle
insalate e possono essere utilizzate anche per arric-
chire barrette energetiche o tavolette di cioccolato
crudo homemade. Utilizzo versatile anche per il
formato liofilizzato: una finissima polvere di aronia
è perfetta da aggiungere a smoothies, yogurt, frulla-
ti e tè. Pratico, perché solo da bere, il succo: ottenu-
to dalla spremitura a freddo delle bacche può essere
bevuto sia puro, per chi ama il suo gusto pungente,
che diluito, con acqua o altri succhi, per chi invece
predilige sapori più delicati. Interessante, in questo
caso, anche la composta, dolcificata con succo di
mela: perfetta per assaporare questa bacca divina,
spalmandola semplicemente sul pane.
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